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Fujifilm X-T1 (terza puntata)

 Posted on Maggio 26, 2014      by Federico Moschietto
 31

BUMMMM!  Eccoci alla terza puntata della serie sulla fujifilm XT-1

Questa volta oltre alle prime impressioni ed alle foto che si fanno per strada l’ho voluta mettere alla prova in un campo difficile, la fotografia di interni.

Premetto che non sono affatto un esperto e che è la prima volta che mi trovo ad affrontre un lavoro completo di fotografia architettonica di interni… ce la metto tutta come al solito.

La macchina dotata del magnifico Fujinon 14mm f2.8 è stata impostata in manuale con visione automatica switch fra lcd e viewfinder con linea di orizzontalità e focus peaking impostato rosso intenso.
Il 14 è stato usato a diaframmi fra f11 e f22 con messa a fuoco manuale e paraluce montato; non utilizzo alcun filtro davanti all’ottica per sfruttare al meglio la sua resa.

I difetti riscontrati sono due: il primo è relativo al punto in cui si aggancia il perno per il cavalletto che blocca lo sportello della batteria, sarebbe opportuno che non lo facesse; il secondo è l’utilizzo del comando remoto tramite app android che in alcune funzioni di impostazione dei parametri in modalità manuale si deve riavviare impiegando un po’ di tempo per riprendere la connessione ma comunque sono peccati veniali.

veniamo alla coppia XT-1 14mm: INCREDIBILE!

la cosa migliore è che l’ottica tenuta in posizione orizzontale non HA ALCUNA DISTORSIONE!!!!! NESSUNA!!!!

qualche esempio

_FMF7743

Un ambiente casalingo con elementi di grande design (studio italiaandpartners )

_FMF7704

Galleria d’arte (tutti i dirittti riservati)

Queste immagini non hanno praticamente alcuna post produzione: sono stati regolati i livelli di luci ed ombre e una doppia maschera di contrasto, nulla di più.

Anche il bilanciamento del bianco, tenuto in automatico era spesso migliore di quello calcolato con il grigio medio sul luogo. Questa è una cosa non da poco, soprattutto se si lavora spesso in jpg.

Passiamo alle modalità operative: in questo caso la visione tramite mirino elettronico è un elemento di grande importanza.

Usando una reflex con copertura del mirino inferiore al 100% (quasi tutte comprese le professionali) è difficile avere una visione chiara e netta di ogni angolo e di come le linee sono inquadrate nei bordi. Se in molti tipi di fotografia conta relativamente poco, nella fotografia d’arcitettura è secondo me importantissimo vedere PERFETTAMENTE cosa si sta inquadrando.

_FMF7791

Una foto come questa può risultare MOLTO difficile da gestire in post produzione se non inquadrata in maniera perfetta.

Grazie al mirino della X-T1 si vede direttamente il risultato finale e si può quindi intervenire nell’inquadratura in maniera accurata.

_FMF8178

La gestione dei colori o meglio delle temperature colore in casi misti trovo sia uno degli aspetti più difficili per le macchine digitali di oggi che tendono ad “impazzire” e dare predominanza ad una temperatura rispetto all’altra.
La cosa che mi ha molto colpito della X-T1 ed in generale delle Fuji è che riescono a gestire in automatico anche differenze molto elevate nelle temperature colore dando una sensazione di naturalezza.
_FMF8162

La capacità di restituire linee parallele senza la minima distorsione è la caratteristica che più stupisce di questa ottica straordinaria.

Fujinon 14mm f2.8

Un altro aspetto fondamentale per chi si occupa di certe immagini è la definizione.
La risolvenza dell’ottica per mette di restituire dettagli in maniera molto naturale,meno artificiosa di altre macchine con le quali ho lavorato e lavoro dando all’immagine un aspetto più “sincero”.

Come vedete qui sotto, sia i colori che le texture sono resi con una notevole capacità di restituzione del dettaglio e del colore.

_FMF8128

L’ottica Fujinon  14mm f2.8 è comunque un grandangolo piuttosto spinto poichè accoglie un angolo di campo superiore ai 90°
Bisogna sempre ricordarsi di gestirlo al meglio per avere linee perfettamente verticali e orizzontali ma si può sempre sfruttare in maniera creativa enfatizzando invece la distorsione data dal punto di vista e dall’ottica usata inclinata.

_FMF8102

La resa sulle alte luci e sulle ombre in situazioni di contrasto è sempre invidiabile non solo grazie all’ottica ma grazie al sensore di questa macchina fotografica che riesce a mantenere una leggibilità che sembra impossibile vista la gamma dinamica dichiarata.

Sicuramente la possibilità di utilizzare il DR variabile (auto DR) e i file a 14 bit contribuiscono non poco alle capacità della XT1.

_FMF7732merge

Un’ultima immagine per farvi vedere un uso creativo del tempo lungo.
In questo caso per dare la sensazione di movimento in una scena molto statica ho utilizzato la mia figura che cammina per ottenere una scia mossa che però non disturbi la visione della stanza.

Il comando remoto via smartphone è stato essenziale permettendomi di scattare vedendo ciò che la macchina inquadrava e scattando utilizzandolo come comando remoto.

Una delle tante possibilità offerte da questa macchina che unisce la tradizione con l’innovazione.

 

Quindi, alla prossima prova… probabilmente relativa alle ottiche vintage adattate.

Ciao

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31 Comments for Fujifilm X-T1 (terza puntata)

Gary

Fede, sei un mito 😉

Reply

    Federico Moschietto

    Grazie caro!

    Reply

Gianluca

Ciao Federico.

Mi hai fatto ripensare all’acquisto di questo 14! Prima pensavo di procedere con il 23, poi il 56 e per ultimo il 14. Adesso sto seriamente pensando di metterlo al primo posto, con il 56 all’ultimo!

Ottimi scatti, per un ottimo lavoro!

Reply

    Federico Moschietto

    Ciao Gianluca!
    mi fa piacere intanto che almeno a qualcuno sia servito. Ti assicuro che il 14mm è un’ottica che ha poco da invidiare alle più blasonate ottiche da migliaia e migliaia di euro anche per formati più grandi… e questo è già straordinario…
    personalmente non amo la resa dello sfuocato del 56 che mi ha un po’ deluso in questo particolare ottico… e quindi sto aspettando che facciano uscire il 90mm,pare per fine anno. Vedremo.

    Il 23 è un po’ questione di gusti, è un’ottica molto buona ma, personalmente amo più il 23 f2 della x100s rispetto all’1.4. Detto ciò è un’ottica molto molto buona.

    Ciao

    Reply

      gianluca

      La questione sul 23 è abbastanza interessante, visto che sborsando un po’ di più è possibile portarsi a casa un altro 23, ma con attaccata tutta una macchina fotografica, macchina che, tra le altre cose, sembra essere davvero ottima.

      Vedremo che fare…

      Ciao

      Reply

        Federico Moschietto

        La x100s è una macchina che posso solo definire FANTASTICA, ci ho scattato delle foto veramente importanti per me. C’è sempre stata, autofocus, esposizioni al limite, discrezione, dimensioni e sfuocato del 23 da favola. Una macchina che mi ha sempre dato tutto e mi ha fatto cmabiare impostazione di scatto come avrei già dovuto fare con la xpro… e che non avevo fatto. Con le fuji devi ripartire un po’ da zero. Il NON pensare come con la reflex è una NECESSITA’ per poterle sfruttare al massimo. mah, magari farò un topic anche sulla x100s

        Reply

          Gianluca

          Interessante questa tua considerazione sul “non pensare come con la reflex”. E’ qualcosa su cui ho sbattuto di brutto anch’io, tanto che stavo per vendere la X-T1 dopo la prima settimana. Fortunatamente c’ho ripensato, mi sono messo lì con calma e i risultati sono arrivati. Certo non è la D700, ma ha altre frecce al suo arco che la “vecchietta” non ha.
          Tu come hai risolto la cosa? Mi piacerebbe capire come hai trovato la soluzione, in quanto ogni tanto anch’io sento che dovrei fare un ulteriore step, anche se non me lo so ancora figurare.
          Ps: ma sei sparito dall’area Fuji di P4U? 😉

          Ciao!

          Federico Moschietto

          Io l’ho capito veramente solo con la giaguara (X100s) anche se già con la xpro…
          Bisogna cambiare mentalità per sfruttarle al meglio perchè non sono macchine progettate come quelle che abbiamo sempre usato ma sono partiti da zero e così dobbiamo fare anche noi… normalmente facciamo una cosa? bene bisogna provare a farla in altri 10 modi e trovare quello giusto… di solito usiamo per dire l’af continuo? proviamo a non usarlo, di solito usiamo premere a metà ricomporre e scattare? proviamo a non farlo…

          secondo me bisogna proprio ripartire come se non si avesse mai usato una macchina reflex o compatta ecc

          Ah ma quindi tu sei il gianluca di photo4you!!! ciao!!!
          posso chiederti come hai beccato il sito?

          Mi chiedi come ho risolto.

          Così come ti ho scritto, sono ripartito da zero. Un piccolo esempio, non avevo mai usato l’af con la modalità automatica in cui l macchina sceglie il punto di messa a fuoco… ora non riesco a farne a meno…
          Ero abituato a mettere a fuoco premendo a metà corsa e poi scattare, non lo faccio più.
          Ero abituato a scattare una sola foto e basta… ora sto usando la raffica 3 scatti.
          Ma sono tantissime le abitudini che ho cambiato per adattarmi alla macchina.

          La XT1 non ho ancora avuto modo di usarla in certe situazioni quindi non sono ancora al livello di conoscenza che ho ora della giaguara… con lei ho ormai il feeling giusto.

gianluca

Interessante questo tuo approccio alla macchina. Un po’ alla volta sto cominciando anch’io ad ingranare con la nuova arrivata, e ogni tanto la D700 sente il terreno scricchiolarle sotto ai piedi!

Proverò il discorso di messa a fuoco senza premere a metà il tasto di scatto.

Si, sono quel gianluca. Il sito l’ho beccato leggendo un tuo intervento di zmphoto, nel thread della x-t1. Ogni tanto tengo d’occhio quel forum lì, anche se mi sembra un po’ meno attivo di P4U.

Reply

moreno

ciao bel bella la recensione che hai mostrato ho appena acquistato questa macchina ma vorrei farti 2 domande uno come lavorare al meglio con scatti in movimento tipo wedding due perché anche lavorando in manuale con la ghiera frontale i tempi non vanno da 1/15 a 1/4000 per esempio….. ti ringrazio della disponibilità
moreno

Reply

    Federico Moschietto

    Ciao.
    Grazie dei complimenti. Ma veniamo alle domande.
    La ghiera anteriore in modalità manuale serve per lavorare con i mezzi stop in più o in meno rispetto al valore impostato quindi fa un range di un mezzo stop sopra e uno sotto il valore impostato dalla rotella in alto… diciamo che è per una regolazione “fine” dell’esposizione.
    Per quanto riguarda l’ambito diciamo di reportage, per quanto mi riguarda, la uso in diversi modi ma principalmente con af Multi e prestazioni massime, senza risparmio energetico. Suoni spenti, cosa che con l’ultimo aggiornamento è davvero così perchè non si sente alcun suono usando l’otturatore elettronico. In altri casi in manuale con af manuale in iperfocale ma solo con determinate ottiche che me lo permettono.
    Spero di aver soddisfatto le domande.

    saluti

    Reply

      Moreno

      Molto soddisfatto della macchina ma confuso sulle ghiere venendo da una d 700 se la ghiera frontale è per frazionamenti di +/- 1/2 stop per regolazioni fini non ho una ghiera che gestisca tutti i tempi 1/15 1/30 1/60 1/125 1/250 ecc ecc senza dover muovere la ghiera superiore??? Grazie ancora per il fuoco ci siamo saluti moreno.

      Reply

        Federico Moschietto

        Beh se lavori in manuale hai la ghiera superiore, perchè dovresti usare quella frontale?
        La ghiera tempi è quella sopra e basta, non penso si possa usare quella piccola per fare tutto…

        Reply

          Moreno

          Questa e’ una pecca a mio avviso perché la ghiera sopra ha un pulsante di blokko quando arrivi su Auto e non è il max girarla con il pollice come fai di solito con una reflex mentre inquadri ps. Mi ci dovrò abituare…

          Federico Moschietto

          Si però tieni conto che il blocco funziona solo sulla modalità A, se giri la ghiera in M non hai il blocco.
          Quello degli iso invece è, secondo me, una pecca.

Moreno

Avrei messo quella dei tempi sulla ghiera posteriore come in d 700 a mio avviso molto più comoda per inquadra scatta …

Reply

    Federico Moschietto

    Anche io ho la d700 ma la uso in maniera completamente diversa.
    Sono strumenti profondamente differenti per cui non bisogna fare l’errore di pensare che la xt1 sia una reflex più piccola… è un’altra cosa e va sfruttata per i suoi vantaggi.

    Reply

Luigi Bucci

Ho acquistato da una settimana la xt1,ci sto ragionando sopra,come Gianluca a volte mi è venuto lo sghiribizzo di mollarla…ma quando vedo i risultati…..beh rimango estasiato.La mia 6d canon per il momento è ferma e non mi azzardo a fare paragoni,come dicevo ci stiamo studiando io e la xt1…
ciao,Luigi

Reply

    Federico Moschietto

    Goditela perchè può dare molte soddisfazioni.
    Comunque la 6D fa il suo sporco lavoro più che bene quindi non mollarla finchè non sei certo di quello che fai!!!

    Reply

Luigi Bucci

Grazie Federico,mi dai una bella spinta,quello che trovo appagante della xt1 è la lettura perfetta dell’immagine.
In questo momento ce l’ho vicino a me e di tanto in tanto scatto delle foto alle suppellettili della scrivania dove alloggio il computer,beh…lo saprai meglio di me la scena viene riprodotta come la vedo in realtà,il bilanciamento del bianco è fenomenale!
Grazie

Reply

    Federico Moschietto

    Si, ti capisco… la voglia è talmente tanta che spesso capita di fare fotografie alla prima cosa che capita ma… ti invito ad andare a fotografare, vai e usala per i tuoi progetti! Non lasciarle solo le foto da scrivania, falle fare foto importante, piene di senso, di valore…

    Reply

      Luigi Bucci

      Sicuramente,ne ho fatte moltissime in pochi giorni,vedo con piacere che il feeling aumenta di giorno in giorno,
      ti fa ragionare e i risultati si vedono. ciao

      Reply

Antonio

Ciao! bella recensione! mi sta venendo voglia di prendere un X-T1 🙂 l’unica cosa che mi frena è la gestione delle ghiere / rotelle. In particolare riguardo i tempi, se voglio un tempo di 320 che sulla ghiera non esiste, sono costretto a posizionare la ghiera nel valore più vicino a quello desiderato e poi usare la rotella. In pratica devo fare due passaggi , prima ghiera e poi rotella… sarebbe stato invece molto più comodo avere tutto il range di tempi direttamente dalla rotella. Cosa ne pensi ? mi puoi convincere che non è così ? 🙂 grazie mille. Ciao

Reply

    Federico Moschietto

    Ciao Antonio, ti dirò una cosa che per me è normale ma capisco che per altri possa essere mancanza di precisione… non uso praticamente mai i mezzi stop e nemmeno i terzi di stop.
    O meglio li uso sugli iso in caso (perchè in auto sei obbligato) ma non nei tempi e nei diaframmi. Lavoro a diaframmi pieni e a tempi pieni come se fossi a pellicola.
    Lo dico perchè può sembrare strano ma in realtà abituandoti al valore pieno hai molta più facilità nell’individuare istantaneamente (con esperienza e tante foto) l’esposizione corretta, mentre il fatto di andare a guardare il mezzo stop implica che ci stai già perdendo troppo tempo e forse hai già perso la foto (non in situazioni statiche ovviamente ma in qual caso non sono i 4 secondi a girare la rotella a cambiare il tempo dedicato all’esposizione).
    Quindi personalmente troverei sovrabbondante e addirittura confusionaria una ghiera con i mezzi o i terzi di stop… considerando anche il fatto che il sensore fuji è talmente interessante da poter essere strapazzato moltissimo in pp per quanto riguarda l’esposizione, addirittura, in questo limitato aspetto, migliore di parecchie reflex e non di fascia e costi ben superiori.

    Per cui, per me … vai tranquillo e usa i tempi e i diaframmi come si faceva una volta!!!!

    Reply

      Antonio

      Non ho mai letto di una gestione come la tua, per questo mi hai aperto una visione totalmente nuova 🙂
      Il mio problema principale è che ho poca esperienza e come hai detto bene tu perdo tempo ad affinare per ricercare sempre l’esposizione perfetta.
      Sarebbe bello, dati certi iso, sapere che se imposto un certo tempo devo impostare un dato diaframma e viceversa….forse tra 100.000 scatti ci arriverò 🙂
      Quindi ricapitolando, il tuo consiglio sarebbe quello di utilizzare tempi e diaframmi standard come da ghiere, trovando un compromesso che potrebbe fare uscire una foto un pò sotto esposta o sovra esposta, recuperando tutto in post produzione. E’ corretto ? grazie mille.
      ciao

      Reply

        Federico Moschietto

        Lo immagino, non sono molti a scattare così…
        Diciamo che in parole povere il concetto è quello. Se ci pensi, fino a pochi anni fa non si usavano che tempi, diaframmi e pellicole, scalate di uno stop (alcune ottiche tipo zeiss avevano il mezzo stop ma erano casi) per cui l’esposizione si trovava comunque.
        Quello che voglio dire è che con la tecnologia odierna, un terzo di stop non cambia nulla ai fini dell’immagine.
        Io per fare allenamento (perchè poi se non ti alleni perd la mano) ogni tanto scatto in analogico oppure uso la macchina totalmente in manuale. Con la XT1 questo è facilissimo perchè hai tutto sottomano.

        Un’altro modo di “risolvere” il tuo caso è usare la ghiera di compensazione dell’esposizione, non fa altro che “starare” l’esposimetro permettendoti di sovra-sottoesporre di una data quantità… e se la vai a vedere questa è scalata ai terzi di stop, quindi hai lo strumento di precisione.

        Tralaltro con l’ultimo firmware mi pare che possa lavorare anche nella modalità manuale (fuji ascolta i clienti) quindi massima flessibilità.

        Per curiosità, e per avere un metro di paragone sempre valido vatti a vedere le regolette scritte sui rullini, non sbagli mai di tanto.
        io uso spesso quella dell’111… (o almeno così la chiamo) 100iso, f11, 1/125 per foto in piena luce di giorno poi da lì si sposta^^

        Un salutone e se hai dubbi chiedi pure!

        Reply

Filippo pomponio

a quanto la quarta puntata sulla x-t1?.grazie per le prime tre.ho una x-t1 da circa 10 giorni con il 10/24 e il 18/135.sono soddisfattissimo ,ma non molto pratico,quindi le tue prime tre lezioni mi son servite moltissimo.sei bravissimo nella tua esposizione.grazie filippo

Reply

    Federico Moschietto

    Ciao Filippo.
    La quarta puntata sarà incentrata sull’autofocus nuovo ma ho bisogno di tempo per provarlo per benino! A presto!

    Reply

Paolo Faraoni

Buonasera Federico,
mi ricollego a quanto da te sopra argomentato in merito all’uso di variare gli stop di un terzo. A tal proposito, nel concordare con la tua opinione circa l’uso di variare di uno stop i tempi e i diframmi, quando vado a modificare il diaframma della mia X-T1 con la ghiera diaframmi (sul barilotto dell’obiettivo) leggo i seguenti valori: 2,8 – 3,2 – 3,6 – 4,0 – 4,5 – 5 – e così via, in luogo di 2,8 – 4,o – 5,6 – etc.
Dove sbaglio? lavoro sempre in modalità manuale.
Scusami per questa domanda che per te è senz’altro banale, ma non riesco a venirne a capo.
Abbia pazienza sono un nonno.
Paolo Faraoni

Reply

    Federico Moschietto

    Buonasera Paolo! Gli obiettivi Fujinon sono stati studiati con la ghiera che da il feedback dello scatto ad ogni terzo di stop. Quindi su quello non si può fare nulla.
    Ti toccherà fare come faccio io che ormai ci ho fatto la mano cioè contare tre “tac”per variare il diaframma. Nei casi in cui vario di poco, quindi un diaframma o due lo faccio senza guardare, nel caso in cui devo variare da f2 a f16 o viceversa è semplice perchè sono i fondocorsa (dal lato f16 bisogna tener conto anche di Auto che è l’ultimo scatto) per cui mando in fondo la ghiera (per f16 mando in fondo e poi do uno scatto indietro).

    Reply

      Paolo Faraoni

      Grazie per la costruttiva e pronta risposta.
      Buona giornata.

      Reply



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