La scelta della macchina fotografica (Fujifilm) – Prima Parte

E’ da un po’ che penso di scrivere un articolo sulla scelta delle macchine e delle ottiche, soprattutto riguardo a Fuji che è ormai il mio sistema fotografico principale.

Il motivo sta nel fatto che spesso vengono riproposte domande simili e forse un piccolo quadro introduttivo non farebbe male e risponderebbe ai primi dubbi che sorgono vendendo la disponibilità di modelli diversi ma simili nel corredo Fuji.

Il discorso vorrebbe essere un misto fra un’esperienza d’uso personale e un’impronta sulla destinazione progettuale dei prodotti Fujifilm.

La prima cosa da cui iniziare per fare un quadro esplicativo ampio e completo, secondo me, è distinguere gli usi.

Ci sono una serie di macchine che sono state espressamente progettate per un uso amatoriale con indirizzo viaggi/daylife come la serie X10/X20/X30 e la serie XA1/XA2/XA3 ecc. mentre ci sono altre macchine come la XT2 e la Xpro2 che sono nate con un’impronta molto professionale.

Questo non vuol dire che sono appannaggio dei soli professionisti ma che sono state studiate per dare la possibilità ai professionisti di lavorare con strumenti all’avanguardia e con tutte le caratteristiche che possano servire in ambito professionale (tutte o quasi, la perfezione non esiste).

Inoltre i prodotti sono stati studiati con caratteristiche peculiari che li rendono in qualche modo “dedicati” ad un certo tipo di uso dando quindi un’impronta di partenza già molto definita per le varie fasce e modelli proposti (una delle cose che mi piace di più di Fuji come azienda).
Per fare un esempio è chiaro che macchine come la Xpro2 XT2 XT20 XA3 abbiano destinazioni diverse sia come utente sia come ambito di utilizzo preferito, nonostante abbiano lo stesso sensore di immagine.

L’altro presupposto da cui partire che sarà ovvio e scontato (ma è sempre bene specificarlo) è che ogni macchina fotografica può essere usata da chiunque per farci praticamente qualsiasi cosa.

Ma andiamo con ordine.

Serie X100 X100s X100T X100F (per comodità chiamerò X100)

Serie Xpro1 Xpro2 (per comodità chiamerò Xpro)

Serie XT1 XT2 (per comodità chiamerò XT)

Serie X10 X20 X30 (per comodità chiamerò X10)

Serie XE1 XE2 XE2s (per comodità chiamerò XE)

Serie XT10 XT20 (per comodità chiamerò XT10)

Serie XM1 XA1 XA2 XA3 (per comodità chiamerò XA)

Serie X70

 

Serie X100 X100s X100T X100F (per comodità la chiamerò X100)

Inizierei dalla prima uscita di casa Fuji la X100, macchina nata come concetto per unire la qualità di un’ottica fissa non intercambiabile e soprattutto la visione “telemetrica” (passatemi il termine riferendomi alla presenza di mirino galileiano con finestrella per il campo inquadrato) abbinata a quella digitale. Una sorta di rivoluzione nel campo della fotografia digitale autofocus.

La X100 (e intendo tutta la serie con le sue evoluzioni), nasce specificatamente con un ambito di utilizzo, quello della fotografia che possiamo chiamare “di strada” e di reportage, una fotografia dove la visione ottica è molto importante perché permette di vedere nel mirino più di quanto si stia inquadrando e cogliere quindi il momento perfetto per scattare la fotografia.

La presenza del mirino digitale con la previsualizzazione dello scatto aggiunge un qualcosa di importantissimo per tutte quelle situazioni dove la precisione dell’inquadratura sia importante più dell’istante catturato. Ora è chiaro che con le macchine fotografiche si possa fotografare quello che ci pare e questo, grazie al cielo blu è sacrosanto, ma è altrettanto chiaro che se non fosse stato questo, lo scopo, allora non ci sarebbe stata la ricerca di una integrazione fino ad allora inesistente fra visione ottica e digitale. Fuji avrebbe fatto una macchina con visione solo digitale o solo ottica, con molta più facilità di progettazione e costi.

Chi sceglie la serie x100 è quindi alla ricerca di una macchina di dimensioni compatte (perchè è davvero piccola) da usare in ambito reportagistico -professionale o meno che sia- e della fotografia “di strada” in cui la visione ottica ci da un vantaggio rispetto a quella digitale o “a specchio” della reflex, cioè vedere più di quanto si inquadra.
Naturalmente con la ultima uscita di casa Fuji tutto il concetto è passato attraverso anni di utilizzi e con migliorie notevoli dalla primissima X100 liscia all’ultima X100F, ma il concetto rimane lo stesso.

Aggiungo una piccola nota personale.
Nonostante la possibilità di montare aggiuntivi ottici (28mm eq o 50mm eq) la X100 rimane una macchina per chi cerca la massima portabilità in rapporto alla qualità immagine e soprattutto, con la sua ottica fissa “obbliga” a imparare a guardare attraverso una sola focale, cosa importantissima per tutti, soprattutto per chi inizia a fotografare. Questo è sempre avvenuto tranne negli ultimi 20-25 anni.

Per chi è adatta la X100?
Secondo me è adatta a tutti coloro i quali si vogliono mettere alla prova nell’utilizzo e nella conoscenza di un’ottica in particolare (il 35mm eq) che siano amatori o professionisti e a tutti coloro che cercano una macchina da reportage, fotografia “di strada”, viaggio. Tutto ciò non esclude altri usi ovviamente (per esempio io la uso con grande soddisfazione nel wedding).

 

Serie Xpro1 Xpro2 (per comodità la chiamerò Xpro)

Il passaggio logico avviene con lo studio di una fotocamera con la stessa impostazione concettuale della X100 ma con l’ottica intercambiabile. La destinazione di questa macchina viene ulteriormente definita dall’uscita delle prime tre ottiche di Fuji, un 18mm (28mm eq), un 35mm (50mm eq) ed un 60mm (90mm eq) corrispondenti al classico corredo di ottiche ai tempi delle macchine analogiche
(ricordo ancora il cofanetto della Canon AE1 con 28mm 50mm e 135mm).

La destinazione della Xpro è quindi improntata ad un utilizzo simile alla X100 ma con la possibilità di variare e di uscire anche dall’ambito di reportage e fotografia “di strada” grazie alla presenza di un 50mm eq e di un 90mm eq macro.
Il concetto che vorrei far passare è che: la Xpro è una macchina studiata per un certo tipo di uso, che poi si può usare per tutto (la usano persone con il 100-400 per farci avifauna per dire) ma che, per sfruttare appieno le sue caratteristiche, va usata con il mirino ottico.
Questo avviene ed è stato strutturato per funzionare con alcune ottiche più di altre, l’esempio perfetto sta nella serie di ottiche F2 che sta crescendo ancora ultimamente (18mm f2; 23mm f2; 35mm f2; 50mm f2) che rendono possibile inquadrare con mirino ottico senza che l’ottica interferisca più di tanto con l’area inquadrata. Il principio è esattamente similare a quanto fatto da Leica nei decenni passati, una linea di ottiche compatte che non interferissero con il telemetro e una linea di ottiche superluminose che invece interferiscono e rendono più difficoltoso scattare ma hanno una maggior apertura di diaframma.

Il fatto poi che la Xpro abbia il mirino ibrido fa sì che, volendo, si possano usare tutti gli obiettivi del parco ottico Fuji semplicemente switchando sul mirino digitale (EVF).

Per chi è adatta la Xpro?

Secondo me per tutti coloro che, professionisti o amatori che siano, prediligono focali corte come il 28mm, 35mm  e 50mm equivalenti e che si occupano di reportage, fotografia “di strada”, fotografia di viaggio, wedding, fotogiornalismo, perché la visione ottica è impagabile in certe situazioni.

Altri due aspetti da non sottovalutare sono il fatto che presenta un mirino posto lateralmente (a sinistra) che permette di usare la tecnica dello scatto con i due occhi aperti e il form factor -molto diverso dall’uso reflex- quindi non troppo consigliata a chi vuole quel tipo di approccio nell’utilizzo quotidiano.

Si tratta poi di una macchina assolutamente valida sotto tutti punti di vista quindi utilizzabile in altri e vari ambiti, anche se quelli indicati, restano per me, i suoi campi di elezione prediletti.

 

Serie XT1 XT2 (per comodità la chiamerò XT)

La serie XT compare dopo la Xpro come macchina che strizza l’occhio al mondo di chi arriva da reflex ma porta con sé alcune varianti che molto piacquero a chi conosceva X100 e Xpro, la ghiera ISO dedicata. Si può sembrare una cosa da poco ma penso sia l’unica macchina digitale a offrire esternamente 4 ghiere dedicate all’uso delle principali funzioni di una macchina fotografica: Gli ISO, i DIAFRAMMI, i TEMPI e infine la COMPENSAZIONE.
Con questi 4 elementi a disposizione sotto forma di ghiera, tutti i principali parametri di regolazione sono a portata di dito.

La XT esce con il solo mirino EVF digitale e si posiziona come macchina alternativa alla Xpro viste le sue migliorate caratteristiche di velocità autofocus, il form factor molto più simile ad una reflex (con tanto di battery pack opzionale) ed il mirino centrale così come siamo abituati a vedere nelle macchine fotografiche a specchio.

Sulla XT non cambia più nulla l’uso di focali corte o lunghe, ingombranti o meno, perché l’ampissimo mirino EVF permette di vedere quello che si inquadra e che verrà fotografato.

Per chi è adatta la XT?

Secondo me per tutti coloro che cercano una macchina con il quale fare tutto o di tutto, a seconda delle proprie inclinazioni, dal reportage allo still life, all’avifauna, alla fotografia sportiva, alla fotografia di viaggio ecc

Questo perché è una macchina studiata per accogliere il mondo degli utilizzatori di reflex, che con le macchine fotografiche ci vogliono fare tutto o quasi.
Ora la domanda che sorge spontanea è: “ma allora cosa serve la XPRO se tanto c’è questa con cui puoi fare tutto?
La domanda è lecita ma vorrei ricordare cosa ho detto prima, la Xpro è una macchina che consiglio a chi non può fare a meno della visione ottica telemetrica, se non si ha quel tipo di esigenza, assieme al mirino laterale che per alcuni è importante, non ha molto senso scegliere la Xpro ed è bene puntare su una macchina come la XT.

 

Serie X10 X20 X30 (per comodità la chiamerò X10)

Non dimentichiamo la mitica X10 nata in un settore dove le fotocamere di buon livello sono davvero pochissime e parlo delle compatte con ottica zoom luminosa.

La X10  si presenta come una compatta con un ottica 28-112mm equivalenti con luminosità da f2 a f2.8 ed un prezzo molto concorrenziale in rapporto alle sue dirette rivali la Sony rx100 Sony e la Panasonic Lx100.

Ovviamente questa macchina, che ha un sensore da un 1/2.3″ non vuole essere una macchina professionale ma  per appassionati  e amatori che cercano una fotocamera per “tutti i giorni” o per chi viaggia per aveve grande flessibilità senza grandi perdite in fatto di qualità.

Il fatto che si ponga con un’ottica che va dal grandangolo al tele (permettendo di realizzare anche ritratti con bokeh decoroso) e che abbia dimensioni da compatta la rende ideale come macchina da borsello da portare con sé tutti i giorni.

Faccio notare che, in ottica di mirino ibrido, la X10 vanta un mirino ottico e un lcd digitale permettendo una visione ottima anche in situazioni con scarsa luminosità.

Per chi è adatta la X10?

Secondo me per coloro che cercano una macchina da viaggio o da portarsi dietro tutti i giorni senza la limitazione della focale fissa come potrebbe essere con la X100.

Se non siete alla ricerca della massima qualità ma di una macchina tuttofare compatta e portatile ma con una buona ottica, ecco quello che fa per voi.

Serie XE1 XE2 XE2s (per comodità la chiamerò XE)

Dopo 6 mesi dall’uscita della Xpro1, in un mercato allora formato dalla sola X10 e X100, Fuji lancia la XE1. La macchina fotografica è a lenti intercambiabili, dotata dello stesso sensore di X100 e Xpro1, si posiziona in una fascia di prezzo sicuramente inferiore e più “alla portata” di molti (infatti inizia a funzionare come vendite).

La XE è una macchina con tutto ciò che serve ma più piccola ed essenziale di Xpro e XT per cui manca la rotella degli iso (che arriva solo dopo con la XT1/2 e la Xpro2), c’è invece il flash incorporato ed è dotata di mirino solo digitale.

La EX è secondo me la macchina meno riuscita di Fuji ma nello stesso tempo la più riuscita, questo perchè è una macchina che non è Xpro ma nemmeno XT ma essendo che costa decisamente meno ha avuto una diffusione ed un successo enormi!

Oltretutto con gli ultimi aggiornamenti firmware la EX2 e la EX2s sono diventati praticamente identiche realizzando una cosa che non ha paragoni in ambito fotografico, una macchina digitale di 3 anni prima viene aggiornata e diventa paragonabile all’ultima uscita 3 anni dopo, rendendo di fatto quasi ininfluente la scelta di acquisto fra l’una e l’altra. Solo Fuji poteva pensare ad una cosa del genere.

Per chi è adatta la XE?

Secondo me è adatta a chi vuole iniziare il percorso fotografico e cerca una macchina che abbia ottime caratteristiche tecniche senza spendere troppo, diciamo che il paragone si potrebbe fare con chi compra la prima reflex, con la differenza che le fuji sono molto più semplici da usare e per imparare la tecnica base questa è una manna dal cielo!

E’ adattissima anche come secondo corpo per chi ha già una delle ammiraglie.

Forse l’unica peculiarità della XE è il mirino laterale (tipo Xpro) che quindi la può far preferire ad una XT ma tendenzialmente ci si può fare un po’ di tutto.

 

Serie XT10 XT20 (per comodità la chiamerò XT10)

Ed eccoci alla nuova serie di macchine Fuji nata nel 2015 e ampliata quest’anno (2017) con la XT20, una macchina con quasi tutte le caratteristiche tecniche della sorella maggiore XT che si pone, un po’ come la EX, in una fascia di prezzo inferiore ed inferiore anche per peso e ingombri.

La macchina è una versione ristretta e compattata della XT senza la tropicalizzazione e con features leggermente inferiori ma nulla di particolarmente incidente sull’usabilità. Per quanto riguarda i controlli esterni ci troviamo nella stessa situazione della EX con solo la ghiera dei tempi e la compensazione (più i diaframmi sull’ottica) e con gli iso da controllare tramite la personalizzazione di un pulsante veloce. Aggiungo la presenza del mirino EVF centrale, a differenza della EX.

Per chi è adatta la XT?

Secondo me è adatta a chi, come per la EX, cerca un corpo più compatto ma con mirino centrale, quindi sia a chi deve iniziare o sostituire una reflex entry level, sia a chi cerca un secondo corpo compatto per scattare in vacanza o in viaggio risparmiando sul peso. Sono macchine assolutamente valide che possono essere usate da tutti ma sicuramente un professionista potrebbe cercare qualcosa di più completo come la Xpro o la XT.

 

Serie XM1 XA1 XA2 XA3 (per comodità la chiamerò XA)

Ed eccoci infine alla serie XA XM che si pone, nella gamma di macchine Fuji, come la vera entry level. Devo dire che non penso abbia riscosso un particolare successo in ambito amatoriale o professionistico poichè il corpo, seppur ad ottiche intercambiabili con attacco X, risulta davvero piccolissimo e questo si porta dietro la totale mancanza di controlli esterni. Questa è un’opinione personale perchè di Fuji apprezzo soprattutto l’impostazione molto old style ma funzionalissima di avere tutti i controlli a portata di mano e di facile regolazione.

Sinceramente non so quanto abbia venduto rispetto alle sorelle ma posso dire che nell’ambito degli appassionati di fotografia e dei professionisti, non conosco quasi nessuno che l’abbia avuta.
Io stesso non l’ho mai provata se non una volta ad un Fujiday.

Detto ciò la macchina è un piccolo miracolo perchè in dimensioni davvero contenute riesce a contenere un sensore apsc con tanto di lenti intercambiabili, dimensioni veramente contenute e la solita qualità immagina dei sensori Fuji. Il prezzo è molto concorrenziale e si pone quindi sul primo step della gamma.
Una cosa importante è che non dispone di mirino ma solo di schermo LCD per la visione delle immagini e l’inquadratura.

Per chi è adatta la XM/XA?

Secondo me a chi desidera una macchina da usare quasi sempre in modalità automatica o semiautomatica lasciando alla macchina i controlli principali e intervenendo solo quando serve con la compensazione (unico controllo esterno) senza togliersi la possibilità di essere usata con ottiche della serie X. Questo fa sì che si possa usare con uno zoom base come il 18-55 così come un 56mm f1.2 indifferentemente, rendendo di fatto ampie le possibilità di utilizzo.
La mancanza del mirino, per un certo tipo di utente, è invece molto importante e condiziona la scelta finale.

 

Serie X70 

Una menzione a parte va fatta per la X70, che seppur simile alla Serie X100 per via dell’ottica fissa, differisce tuttavia sotto diversi aspetti da essa.
Innanzitutto, non dispone di mirino ottico nè digitale ma solo di display lcd; in secondo luogo dispone di un’ottica da 18mm f2.8 (un 28mm eq). Esternamente si differenzia in quanto molto compatta, molto più della cugina X100 data anche la mancanza del mirino, ma con i comandi molto simili sia per posizione che per utilizzo; troviamo infatti l’ottica leggermente sporgente dotata di ghiera per i diaframmi e per la messa a fuoco e, sul corpo macchina, ghiera di tempi e compensazione sulla parte superiore del corpo.
Naturalmente per ovviare alla mancanza del mirino si può utilizzare un mirino aggiuntivo sul contatto caldo (slitta flash) dal costo non proprio popolare oppure accontentarsi dello schermo orientabile touch screen.

Per chi è adatta la X70?

Secondo me, per chi cerca una macchina molto compatta, similarmente alla X100, per uscite quotidiane o di viaggio, per la fotografia “di strada” (sebbene la mancanza del mirino condizioni molto questo tipo di utilizzo) e che non ama il 35mm eq.

Devo però anche dire una cosa, se in ambito 35mm eq non ci sono macchine concorrenti per la X100 (se non forse la Sony RX1 ma con costi anche triplicati), nell’ambito 28mm abbiamo sul mercato la Ricoh GR che è una macchina molto valida e, per certi versi superiore, a prezzi equivalenti che quindi crea un confronto diretto arduo da superare.

Confronto finale

Aggiungo ancora un piccolo paragrafo che chiamo “confronto finale”.  Certo abbiamo vista una per una le serie con le loro caratteristiche specifiche e la ipotetica destinazione.
Ma alla fine alcune domande si ripropongono sempre:

Prendo la XT2 o la Xpro2 ?

Prendo la XE 2s o la XT20?

Meglio X100F o Xpro2 con il 23mm f2?

A queste come ad altre domande (se volete aggiungerne basta farle nei commenti) proverò a rispondere ora.

Prendo la XT2 o la Xpro2 ?  Essendo molto simili dal punto di vista della qualità immagine, visto che hanno lo stesso sensore, la risposta va cercata in ciò che le differenzia.
Le cose che differenziano le due macchine sono principalmente 2: il mirino e il form factor della macchina. Il mirino per me è tra le cose più importanti perché la visione ottica è impagabile, ammesso che serva, ed ecco il principale motivo per scegliere la Xpro2 invece che la XT2. Chi si abitua a scattare con il mirino ottico non potrà mai trovarsi bene con la XT2 o con altre macchine che non l’abbiano. Il secondo motivo sta invece nel form factor, cioè la forma e la disposizione dei comandi della macchina; di solito che arriva da reflex preferisce la scelta della Xt2 poichè assomiglia di più a quanto era già abituato a trovare e in aggiunta c’è la questione impugnatura che cambia molto tra Xpro2 e XT2. La XT2 infatti permette il montaggio di un battery pack aggiuntivo che la rende molto più semplice da impugnare per chi ha mani grandi oppure è uso a obiettivi lunghi mentre la Xpro2 è una macchina che spesso si impugna a due mani per rendere tutto immediato (ci sono diverse tecniche in merito) e quindi ha un tipo di approccio anche “fisico” diverso. Il consiglio più banale ma utile è infatti sempre questo: “provala” e aggiungo non solo per 10 minuti in un negozio (esistono gli affitti delle attrezzature) ma per un weekend intero. Secondo me è meglio spendere 50-100€ di affitto che sbagliare completamente acquisto.

Prendo la XE 2s o la XT20? Anche qui ho scelto un confronto fra macchine con destinazione di utenti simili.
Come prima cosa in assoluto metto sempre il mirino, centrale per l’una e laterale per l’altra, che secondo il mio modesto parere non è fondamentale (non sono un invasato del mirino laterale o viceversa) ma cambia comunque l’esperienza d’uso. In secondo luogo ci metterei anche qui il form factor perchè tutto sommato le due macchine sono abbastanza diverse sotto questo punto di vista. In ultimo ma assolutamente non per ultimo, abbiamo la cosa più importante: al momento della scrittura di questo articolo (maggio 2017), darei un vantaggio consistente per la XT20 che dispone già del nuovo sensore e del nuovo sistema autofocus. Questa per me è la vera differenza che al momento può far propendere pre l’una o per l’altra macchina.

Meglio X100F o Xpro2 con il 23mm f2? In questo caso ho scelto di porre una questione più di scelta a monte fra due modelli che proprio simili non sono.
Abbiamo due macchine nuovissime con tutte le ultime tecnologie aggiornate; la XPro2 che è una macchina ad ottiche intercambiabili con un 23mm f2 wr (water resistant ossia tropicalizzato) stupendo, appena uscito ed una macchina come la X100F che è una sorta di compatta di lusso con un 23mm f2 integrato e non intercambiabile di ottima qualità.
In questo caso non mi sentirei di porre una scelta sulla qualità e usabilità dei due sistemi poiché sono pressoché identici se non su pochi particolari. La scelta secondo me ha due principali ragioni che possono far pendere la bilancia dall’una o dall’altra parte.
La prima, anzi le prime, sono di carattere puramente tecnico e sono la tropicalizzazione a favore della Xpro2, la possibilità di cambiare ottiche sempre per la Xpro2, il peso a favore della X100F e la velocità di sincro flash a 1/2000 a favore di X100F.
La seconda ragione è di puro feeling. La X100 series, per me, ha un ché di primordiale, di puro feeling fotografico con quel 23mm -35mm eq- che mi porta a non desiderare nulla d’altro. Sulla qualità infatti poco si può dire se non che ci sono piccolissime differenze nelle ottiche ma che sono talmente ininfluenti da essere rilevabili solo da persone molto attente.

Direi che con questo abbiamo esplorato un po’ l’ambito “corpo macchina” Fujifilm e ci siamo tenuti, per la seconda parte dell’articolo, la parte dedicata alle ottiche.

Se avete domande o richieste di chiarimenti e integrazioni sono molto gradite. E’ facile che abbia dimenticato diverse cose che potrebbero venire in mente a chi legge.

 

Federico Moschietto

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