Pulizia sensore

Come sapete tutti uno dei grandi problemi legati alle macchine fotografiche digitali con ottica intercambiabile è che spesso della sporcizia si insinua nella camera oscura della macchina fotografica o si deposita sul sensore.

Come fare a realizzare una pulizia sicura e poco costosa senza doversi rivolgere ai negozi specializzati ?

Premetto che se non la si deve fare molto spesso e, se si ha paura di non essere in grado di fare un lavoretto manuale con sufficiente perizia, magari essendo una persona poco precisa e magari maldestra, il modo migliore resta quello di rivolgeri ai centri specializzati che lo sanno fare.

Se però avete più di una macchina, lavorate spesso con le ottiche intercambiabili e quindi non avete nè il tempo nè i soldi per pulire il sensore una volta a settimana, conviene che impariate a farlo da soli.

 

Innanzitutto:

IMPORTANTE!
alcune case costruttrici sconsigliano l’intervento sul filtro low-pass se non effettuato da una ditta specializzata per cui se non vi sentite tranquilli nell’affrontare l’intervento e le eventutali conseguenze, non fatelo. Date una soffiatina con una pompetta apposita (non una peretta) e se non dovesse bastare affidatevi ad un centro specializzato. 

Se superati questi punti vi sentite ancora sicuri di voi procediamo oltre e passiamo alle considerazioni pratiche.

Pulire il sensore è un’operazione manuale che richiede quindi abilità e perizia per cui bisogna sempre procedere con la massima cautela possibile. Se siete poco abituati ad operazioni manuali e non vi sentite in in grado non c’è alcun problema, fatelo fare a chi ne è in grado.

Fare la pulizia del sensore non è così complicata, premesso tutto quello che è stato detto e premessa una bella dose di cautela e perizia, è una cosa che si fa in maniera relativamente veloce e facile. Già dopo due o tre interventi vi sentirete sempre più tranquilli e la pulizia sarà sempre migliore. Bisogna anche dire che in genere le macchine non hanno il sensore esposto ma hanno comunque uno strato chiamato filtro che lo protegge, quindi non agiremo esattamente sul sensore ma su un film di protezione.

Tuttavia ci sono tante accortezze che bisogna avere per evitare danni:

Non vanno utilizzati prodotti detergenti, non vanno usate pezzette che non siano specificatamente progettate per la pulizia dei sensori, non vanno usati liquidi che non siano prettamente indicati come adatti alla pulizia dei sensori digitali (sono fatti in maniera tale da volatilizzarsi in brevissimi tempi, non usare troppo liquido, 2-3 gocce sono più che sufficienti, non utilizzate pompette per soffiare e pulire che non abbiano la presa d’aria e che quindi utilizzino la stessa aria che viene prelevata dalla punta per risoffiarla fuori (tipo le perette normali), non usate pezzette che sono state esposte per molto tempo all’aria perchè avranno iniziato a catturare sporcizia e la porteranno sul sensore stesso, non tagliate il pec-pad perchè è fatto apposta per non avere fibre libere che invece compaiono quando viene tagliato, non pulire mai il sensore a secco, non prendere in mano il panno pec-pad nel centro o comunque nel punto in cui sarà usato per la pulizia, se il panno si sporca o cade buttatelo.

VEDIAMO DI COSA ABBIAMO BISOGNO

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  1. Il PEC-PAD che è il panno antistatico (su e-bay 100 pezzi a prezzi modici)
  2. Una boccetta di liquido Eclipse E2 per la pulizia che è una sorta di alcool al metanolo supervolatile (su amazon o simili)
  3. le spatoline per la pulizia che andranno dimensionate a seconda della dimensione del sensore chiamate “Sensor SWAB”
  4. Scotch di carta
  5. Batteria carica della macchina fotografica
  6. perizia nell’eseguire le operazioni che descriverò di seguito

 

VEDIAMO LE ACCORTEZZE DA PRENDERE PRIMA DI INIZIARE CON LE OPERAZIONI

  • Prima cosa da fare è posizionarsi in un luogo pulito, non dico di far passare i NAS prima di agire ma, passare un panno umido sulla scrivania togliendo la polvere e magari anche un panno statico non è una cattiva idea.
    Fatelo almeno una mezz’oretta prima di effettuare le operazioni in maniera che eventuale polvere non stia  ancora svolazzando per la stanza.
  • Seconda cosa, munirsi di tutto l’occorrrente a portata di mano per doversi alzare a metà del lavoro per cercare lo scotch di carta o perchè abbiamo dimenticato le pezzette PEC-PAD.
  • Prendersi 10 minuti di tranquillità dal mondo, se non si è disturbati si lavora molto meglio.
  • Operare in una situazione di luminosità adeguata, vicino ad una finestra chiusa sarebbe ideale.
  • Lavatevi le mani e magari verificate di non avere un eccesso di forfora cadente proprio in quel momento.

Piccola nota, le spatoline Sensor SWAB sono di solito ricoperte da un tessuto tipo pecpad, quindi dopo averle usate una volta potete tranquillamente smontarle e renderle ideali per ogni successivo utilizzo mettendoci poi voi il pecpad nuovo di volta in volta. In caso non troviate le spatoline, se si ha manualità (e se siete arrivati qui dovreste averla), potete anche farvele, ma non è questa la sede per il bricolage. quindi cercate quelle della vostra misura online, ne bastano due.

PASSIAMO ORA ALLE OPERAZIONI DA FARE PER LA PULIZIA

  • Per prima cosa prendiamo la macchina fotografica e attiviamo la funzione dedicata all’alzare lo specchio (specchio Mup) per la pulizia del sensore verificando che non ci sia sporcizia visibile come peli o granelli di polvere evidenti.
  • Nel caso sia molto sporco poniamo la macchina con il foro rivolto verso il basso e diamo una bella pulita con una pompetta apposita (non soffiate dentro perchè sono più gli sputi che ne scaturiscono che quello che si riesce a levare)
  • poi teniamo a portata di mano le due spatoline a cui dovremo “montare” il panno PEC-PAD
  • estraiamo il PEC-PAD dal sacchetto sigillato avendo cura di estrarre un solo panno per volta e richiudendo poi il sacchetto
  • è il momento di avvolgere il PEC-PAD sulle spatoline
  • abbiate l’accortezza di maneggiare il panno per i bordi, poi avvolgetelo attorno alla spatola avendo cura che sia aderente alla parte piatta e che si aben fissato con lo scotch di carta (a seguito immagini di esempio)

 

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  • create due angoli di circa 45° piegando i bordi del panno senza MAI toccare la parte che andrà in contatto con il sensore
  • una volta piegato per bene fate un giro di scotch che avrete precedentemente preparato e messo a portata di mano
  • ora appoggiate la prima paletta sul rotolo di scotch in maniera che no tocchi il piano di lavoro
  • completate la stessa operazione sulla seconda spatoletta
  • ora è il momento di versare il liquido sulla prima spatola, 2 massimo 3 gocce se vedete che non sono state sufficienti a intingere tutta la lunghezza del panno
  • prandete la spatolina umida appena dopo aver versato il liquido eclipse e passatelo con movimento lento ma costante sulla superficie del sensore avendo cura di partire proprio dal bordo più laterale possibile e finire altrettanto lateralmente sul bordo opposto
  • bisogna schiacciare ma non troppo, in maniera che le eventuali macchie vengano pulite per bene ma che un improbabile (se avete eseguito bene tutte le operazioni) granello di impurità vi crei una riga sul filtro passa basso. Una pressione che piega appena una carta punti del supermercato è corretta.
  • verificate che tutto il liquido sia evaporato
  • ora ripetete l’operazione una seconda volta e poi guardate bene il sensore in controluce in un punto luminoso della casa per vedere se notate ancora sporcizia
  • se non notate nulla di visibile ad occhio nudo potete fare uno scatto di prova a f22 sul cielo terso sottoesponendo un pochino per verificare che sia davvero risolto il problema
  • in caso si vedano ancora macchie ripetete l’operazione avendo attenzione particolare per la zona corrispondente alle macchie sul sensore

Per fare delle prove di tutta la procedura potete prendere un dvd o un cd e usare quello come se fosse un sensore delimitando una porzione del cd con del nastro adesivo della dimensione del sensore stesso, in questa maniera potrete acquisire manualità con le spatole e con il liquido e non trovarvi impreparati al momento della prima pulizia.

Ultimo consiglio che andrebbe applicato ad ogni cosa nella vita, usare il buon senso salva da qualunque problema.

Buon lavoro!

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