Fujifilm X-T1 (terza puntata)

BUMMMM!  Eccoci alla terza puntata della serie sulla fujifilm XT-1

Questa volta oltre alle prime impressioni ed alle foto che si fanno per strada l’ho voluta mettere alla prova in un campo difficile, la fotografia di interni.

Premetto che non sono affatto un esperto e che è la prima volta che mi trovo ad affrontre un lavoro completo di fotografia architettonica di interni… ce la metto tutta come al solito.

La macchina dotata del magnifico Fujinon 14mm f2.8 è stata impostata in manuale con visione automatica switch fra lcd e viewfinder con linea di orizzontalità e focus peaking impostato rosso intenso.
Il 14 è stato usato a diaframmi fra f11 e f22 con messa a fuoco manuale e paraluce montato; non utilizzo alcun filtro davanti all’ottica per sfruttare al meglio la sua resa.

I difetti riscontrati sono due: il primo è relativo al punto in cui si aggancia il perno per il cavalletto che blocca lo sportello della batteria, sarebbe opportuno che non lo facesse; il secondo è l’utilizzo del comando remoto tramite app android che in alcune funzioni di impostazione dei parametri in modalità manuale si deve riavviare impiegando un po’ di tempo per riprendere la connessione ma comunque sono peccati veniali.

veniamo alla coppia XT-1 14mm: INCREDIBILE!

la cosa migliore è che l’ottica tenuta in posizione orizzontale non HA ALCUNA DISTORSIONE!!!!! NESSUNA!!!!

qualche esempio

_FMF7743

Un ambiente casalingo con elementi di grande design (studio italiaandpartners )

_FMF7704

Galleria d’arte (tutti i dirittti riservati)

Queste immagini non hanno praticamente alcuna post produzione: sono stati regolati i livelli di luci ed ombre e una doppia maschera di contrasto, nulla di più.

Anche il bilanciamento del bianco, tenuto in automatico era spesso migliore di quello calcolato con il grigio medio sul luogo. Questa è una cosa non da poco, soprattutto se si lavora spesso in jpg.

Passiamo alle modalità operative: in questo caso la visione tramite mirino elettronico è un elemento di grande importanza.

Usando una reflex con copertura del mirino inferiore al 100% (quasi tutte comprese le professionali) è difficile avere una visione chiara e netta di ogni angolo e di come le linee sono inquadrate nei bordi. Se in molti tipi di fotografia conta relativamente poco, nella fotografia d’arcitettura è secondo me importantissimo vedere PERFETTAMENTE cosa si sta inquadrando.

_FMF7791

Una foto come questa può risultare MOLTO difficile da gestire in post produzione se non inquadrata in maniera perfetta.

Grazie al mirino della X-T1 si vede direttamente il risultato finale e si può quindi intervenire nell’inquadratura in maniera accurata.

_FMF8178

La gestione dei colori o meglio delle temperature colore in casi misti trovo sia uno degli aspetti più difficili per le macchine digitali di oggi che tendono ad “impazzire” e dare predominanza ad una temperatura rispetto all’altra.
La cosa che mi ha molto colpito della X-T1 ed in generale delle Fuji è che riescono a gestire in automatico anche differenze molto elevate nelle temperature colore dando una sensazione di naturalezza.
_FMF8162

La capacità di restituire linee parallele senza la minima distorsione è la caratteristica che più stupisce di questa ottica straordinaria.

Fujinon 14mm f2.8

Un altro aspetto fondamentale per chi si occupa di certe immagini è la definizione.
La risolvenza dell’ottica per mette di restituire dettagli in maniera molto naturale,meno artificiosa di altre macchine con le quali ho lavorato e lavoro dando all’immagine un aspetto più “sincero”.

Come vedete qui sotto, sia i colori che le texture sono resi con una notevole capacità di restituzione del dettaglio e del colore.

_FMF8128

L’ottica Fujinon  14mm f2.8 è comunque un grandangolo piuttosto spinto poichè accoglie un angolo di campo superiore ai 90°
Bisogna sempre ricordarsi di gestirlo al meglio per avere linee perfettamente verticali e orizzontali ma si può sempre sfruttare in maniera creativa enfatizzando invece la distorsione data dal punto di vista e dall’ottica usata inclinata.

_FMF8102

La resa sulle alte luci e sulle ombre in situazioni di contrasto è sempre invidiabile non solo grazie all’ottica ma grazie al sensore di questa macchina fotografica che riesce a mantenere una leggibilità che sembra impossibile vista la gamma dinamica dichiarata.

Sicuramente la possibilità di utilizzare il DR variabile (auto DR) e i file a 14 bit contribuiscono non poco alle capacità della XT1.

_FMF7732merge

Un’ultima immagine per farvi vedere un uso creativo del tempo lungo.
In questo caso per dare la sensazione di movimento in una scena molto statica ho utilizzato la mia figura che cammina per ottenere una scia mossa che però non disturbi la visione della stanza.

Il comando remoto via smartphone è stato essenziale permettendomi di scattare vedendo ciò che la macchina inquadrava e scattando utilizzandolo come comando remoto.

Una delle tante possibilità offerte da questa macchina che unisce la tradizione con l’innovazione.

 

Quindi, alla prossima prova… probabilmente relativa alle ottiche vintage adattate.

Ciao

Condividi su Facebook

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *